Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare
La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, detta anche NMR, è un metodo spettroscopico basato sulle proprietà magnetiche dei nuclei di alcuni atomi/isotopi.= Concetti fondamentali =
Proprietà magnetiche del nucleo
La rotazione dei nuclei atomici su sé stessi è capace di procurare un momento magnetico ad alcuni di essi.
Il più semplice tra gli elementi aventi momento magnetico nucleare, ed il più importante a fini pratici, è l'idrogeno. Si può grossolanamente visualizzare l'unico protone di cui è composto l'atomo di idrogeno come una palla in rotazione su se stessa e uniformemente carica: le porzioni infinitesime di carica generano un campo magnetico in funzione della loro distanza dall'asse di rotazione.*
Le proprietà di spin dei protoni e dei neutroni che compongono gli atomi più pesanti si combinano per definire lo spin totale dei nuclei di elementi più pesanti, da cui il loro eventuale momento magnetico. Solo nuclei con numero atomico e/o massa atomica dispari mostrano proprietà magnetiche: si dice che il loro numero quantico di spin I è zero.
La direzione del momento magnetico così prodotto è, per un protone nel vuoto, assolutamente casuale: tra un'orientazione e l'altra non v'è differenza.
L'entità di questo splitting è direttamente proporzionale al campo applicato, e segue questa espressione:
0/
Dove gamma è il rapporto giromagnetico del nucleo (26750 per il protone), h è la costante di Planck, e B0 è l'intensità del campo magnetico applicato. La suddivisione dello spin di una particella in gruppi di spin a livelli energetici distinti è detta effetto Zeeman.
Fornendo al protone un quanto di energia (ad esempio un fotone) sufficiente a colmare il gap energetico, questi lo assorbe, assumendo un momento magnetico opposto a quello applicato (livello energetico più alto). Se si usano onde elettromagnetiche come vettore energetico, la frequenza a cui un atomo attivo darà assorbimento sarà :
0/, detta frequenza di Larmor, frequenza di precessione o ancora frequenza di risonanza.
Ad esempio, per un protone immerso in un campo magnetico di 14092 gauss, la frequenza di risonanza è di 60MHz: irraggiando un gruppo di protoni immersi in questo campo, alcuni di quelli che si trovano al livello energetico inferiore assorbiranno un quanto di energia invertendo il loro spin.
È difficile che nuclei di diverso tipo rispondano a sollecitazioni in frequenze proprie di un determinato nucleo: le costanti giromagnetiche variano infatti grandemente da elemento ad elemento, comportando regioni di eccitabilità totalmente separate.Campo applicato ed effetto Zeeman
Immaginiamo ora di applicare un campo magnetico B0: il momento magnetico del protone tenderà ad allinearsi con il campo esterno. Per il protone sono venuti a crearsi due livelli energetici: uno, ad energia più alta, in cui il suo momento magnetico si oppone al campo esterno; uno, ad energia più bassa, in cui è allineato.